Le Banche Dati
s. m. Locale o insieme di locali, spec. annessi ad abitazioni, fabbricati rurali, impianti industriali e sim., adibiti al ricovero, al deposito e alla conservazione di merci e materiali vari. (DELI; GRADIT; TLIO , 1318-1321 ; In prima attest. magazeno; magazzino: av. 1348. ; )
s. m. estens. L’insieme delle merci depositate. (GDLI; GRADIT , av. 1517 )
s. m. ✝ estens. Recipiente, serbatoio, cisterna. (GDLI , av. 1597 )
s. m. fig. Ammasso, grande quantità di oggetti; mucchio, cumulo. (GDLI; GRADIT , 1813 ; GRADIT: basso uso.)
s. m. fig. Repertorio (di idee, di concetti, di parole, ecc.). (GDLI , 1536 )
s. m. ✝ fig. Luogo pulsante di attività, ricco di benessere. (GDLI , av. 1805 )
s. m. Locale aperto al pubblico, dove si espongono e si vendono articoli appartenenti a un determinato genere commerciale (libri, generi alimentari, ecc.); negozio, emporio. (GDLI , 1592 )
s. m. Locale molto ampio o a più ambienti per la vendita al dettaglio di una grande varietà di merci (anche nella loc.s.m. grande magazzino, spec. al pl.). (GDLI; GRADIT , 1827 ; In prima attest. grandi magazzini, in Gian Domenico Romagnosi, relazione su Alexandre Moreau de Jonnès, Il commercio nel XIX secolo, Milano 1826, in «Annali di statistica», vol. XIV, 1827, n° 40, pp. 1-19, a p. 7 (ma GDLI fa rif. a Romagnosi, Opere, 1832-1839). ; In questa accezione, per influenza del francese magasin.)
s. m. mil., Edificio, isolato e debitamente sorvegliato, adibito al deposito e alla conservazione di polveri esplosive, mine, proiettili, armi, ecc.; polveriera. (GDLI , 1655 )
s. m. mar./navig., ⧖ Cambusa, dispensa. (GDLI , 1864 )
s. m. stampa/tip., Nella linotype, meccanismo nel quale sono contenute le matrici e dal quale queste, mosse dalle bacchette azionate dai tasti, scendono nel compositoio e si riuniscono per formare la riga. (GDLI; GRADIT , senza data )
s. m. ling./comunic., Archivio di trasmissioni televisive di cui un’emittente detiene la proprietà o i diritti di messa in onda, cui attinge per coprire il palinsesto. (GRADIT , senza data )
s. m. Come titolo di periodici illustrati in voga nel XVIII e XIX sec., sul modello dei magazines inglesi. (GDLI; GRADIT; Treccani online , 1788 ; GDLI; disus.; GRADIT: basso uso. Deriv. dall'inglese magazine 'rivista'. )
Francese | Francese |
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Vedi le forme |
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magasin
[magazɛ̃] .
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Inglese | Inglese |
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Vedi le forme |
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magazine
[maɡəˈziːn], [ˈmaɡəziːn]; † magazin, e molte altre varianti non più in uso. →fr.
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Tedesco | Tedesco |
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Vedi le forme |
Maltese | Maltese |
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Vedi le forme |
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magazzin
[magad'dzin].
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Ungherese | Ungherese |
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Vedi le forme |
magazin
[mɒgɒzin].
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forma: italianismo diretto
forma: italianismo indiretto
forma: prestito incerto
forma: formazione ibrida
forma: formazione imitativa su modello italiano
forma: italianismo di secondo grado
forma: da assegnare
✝ non più in uso
⧖ arcaico/desueto
✶ neologismo
❖ significato innovativo