Origano

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s. m. Erba aromatica che si usa, essiccata, nella cucina dei paesi mediterranei. (DELI; GRADIT , 1350 ca. ; DELI: Origamo: 1310. )
s. m. bot./agric., Erba cespugliosa aromatica del genere Origano (Origanum vulgare), diffusa nelle zone mediterranee, con fusto eretto, fiori dai quali si estrae un olio essenziale impiegato per insaporire le vivande o in farmacologia per le sue proprietà antispasmodiche, diuretiche, sudorifere ed espettoranti. (GRADIT )

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origanoIn lavorazione (1 significato)

Altre lingue europee Significati totali: 1 Forme totali: 1

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oregano, oregánó [oregaːnoː]; oreganó, oregáno, origano. s. bot./agric. erba aromatica perenne delle Labiate, mediterranea, pelosa e rossastra, con infiorescenze rosee, usata nell'arte culinaria (Origanum vulgare) (Bakos, Tótfalusi, Osiris, ?; Bakos lo ritiene di origine ital. con rimando a origanum; Tótfalusi suppone una forma ital. oregano; Osiris lo fa risalire sia allo spagnolo (orégano), sia al greco-latino (variante ungh. origano). La -e- della variante più frequente in ungh. oregano tradisce chiaramente una mediazione americana, dovuta alla diffusione di pizzerie afferenti a catene registrate negli Stati Uniti.)

OIM - Osservatorio degli Italianismi nel Mondo