Ambiti d'uso

1. s. Un duplicato o una copia; una cosa simile. - Una successione della stessa cosa; una ripetizione. (OEDonline (1897; ultimo accesso 19/02/2025), 1776)
2. s. lett.,ling./comunic. Le parole di una canzone, distinte dalla musica o dalla melodia; anche, il tema o la frase principale; quindi, soggetto, tema. (OEDonline (1897; ultimo accesso 19/02/2025), av. 1680)
3. agg.,avv.,s. (✝) Detto mese. (ODF: 114, OEDonline (1897; ultimo accesso 19/02/2025), 1625-1677; Anche agg. e avv. (inv.): nel o del mese già nominato.)
4. agg.,avv.,s. econ./comm./fin.,ling./comunic. Est.: il suddetto, lo stesso; usato nei conti e negli elenchi per evitare la ripetizione di una parola o di una frase; quindi nel linguaggio commerciale, d'ufficio e colloquiale. (OEDonline (1897; ultimo accesso 19/02/2025), 1678; Anche agg. e avv. (inv.): similmente a, nello stesso modo.)
5. s. ling./comunic. In <i>to say ditto to</i>: acconsentire o esprimere accordo con ciò che è stato detto da (un'altra persona); avallare le affermazioni o le conclusioni di (qualcuno). (OEDonline (1897; ultimo accesso 19/02/2025), 1775)
6. s. abbigl./tess./moda Tessuto dello stesso materiale; spec. al pl. in <i>suit of dittos</i>: completo di materiale e colore identico in tutto e per tutto. (OEDonline (1897; ultimo accesso 19/02/2025), 1756)
7. s. tecn./tecnolog. (Stati Uniti) Con iniziale maiuscola: nome di un tipo di macchina duplicatrice che riproduce copie da un originale. (OEDonline (significato aggiuntivo 1993; ultimo accesso 19/02/2025), 1919; Marchionimo, utilizzato soprattutto negli Stati Uniti.)
8. s. ling./comunic. Abbreviazione di&nbsp;<i>ditto mark</i>: simbolo (") che rappresenta la parola <i>ditto</i>, posta sotto una parola o un numero da ripetere. (OEDonline (significato aggiuntivo 1993; ultimo accesso 19/02/2025), 1933)

Altre forme derivate da "ditto" nella stessa lingua

1. ditto

La forma proviene dalla voce italiana ditto In lavorazione