PREPOSTO

  • s. m. Chi è posto da un’autorità superiore a comandare, a sovrintendere (a cose, persone, opere, ecc.); rettore, sovrintendente. (GDLI , XIV sec. )

  • s. m. chiesa/relig., Parroco (in partic. quello a cui sia attribuita preminenza su altri parroci). (GDLI , 1694 )

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LINGUE IN CUI LA VOCE ITALIANA SI È DIFFUSA

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FORME DERIVATE DALLA VOCE ITALIANA NELLE ALTRE LINGUE

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TOTALE SIGNIFICATI ATTESTATI NELLE ALTRE LINGUE

Altre lingue europee Significati totali: 2 Forme totali: 1
Ungherese Ungherese
  • 1 forma
  • 2 significati
Vedi le forme
prépost [preːpoʃt]. Vai alla scheda
  1. s. chiesa/relig. parroco, spec. con funzioni di vicario foraneo (EWUng, ÚESz, ? 1297, attorno al 1405; ? 1297, attorno al 1405: EWUng; Parola di diffusione internazionale; nell’ungh. dal latino o dall’ital. (EWUng, ÚESz))
  2. s. dir./pol./bur./amm. () lett. incaricato di un ufficio con compiti di governo, amministrazione (EWUng, 1508; 1508: EWUng)

Legenda

Tipi di prestito

forma: italianismo diretto

forma: italianismo indiretto

forma: prestito incerto

forma: formazione ibrida

forma: formazione imitativa su modello italiano

forma: italianismo di secondo grado

forma: da assegnare

Simboli

non più in uso

arcaico/desueto

neologismo

significato innovativo