BUZARAR (dialettale/regionale) In lavorazione

Altre lingue europee Significati totali: 2 Forme totali: 1
Ungherese Ungherese
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buzerál [buzeraːl]. Vai alla scheda
  1. v. fam. toccare, maneggiare senza uno scopo preciso, molestare (anche a parole) (TESz, EWUng, ÚESz, ÉKSz, Nszt, Bakos, Tótfalusi, Osiris, Korösi, 1886; 1886: Kőrösi; Qui appartengono anche le parole: buzeráns 'chi commette sodomia' e fig. 'maneggiare, toccare' e buzi 'chi commette sodomia', 'omosessuale'. (TESz, EWUng, ÚESz))
  2. v. gerg. infastidire qualcuno (a parole), recargli noia e fastidio (Nszt, Bakos, ÉKSz, Bakos, Tótfalusi, Osiris, Karinthy 1947, 1987 , 1912; Nszt: 1912; Derivati: buzeráns (raro desueto: buzerant) ‘chi compie atti di sodomia, (maschio) omosessuale’; buzi ‘(maschio) omosessuale’; quest’ultimo, come secondo elemento in vari composti, indica una passione nei confronti del referente indicato nel primo elemento del composto (p.es.: könyvbuzi ‘maniaco dei libri’); e ancora: buzera ‘tipo di tiro nel gioco del biliardo’ (Bakos, ÉKSz, Tótfalusi, Osiris, Karinthy 1947, 1987))

Legenda

Tipi di prestito

forma: italianismo diretto

forma: italianismo indiretto

forma: prestito incerto

forma: formazione ibrida

forma: formazione imitativa su modello italiano

forma: italianismo di secondo grado

forma: da assegnare

Simboli

non più in uso

arcaico/desueto

neologismo

significato innovativo