Dizionari degli italianismi in Ungherese

CSÚF

csúf [t͡ʃuːf].

(voce italiana: ciuffo - in lavorazione )

Tipo prestito Da assegnare
Livello adattamento prestito adattato / parzialmente adattato
Tipo forma monorematica

Ambiti d'uso

  1. agg. () furbo, beffardo (EWUng, Nszt, ÚESz, attorno al 1456; Prima attestazione sicura in questa accezione: attorno al 1456 (altrimenti: ?1403, 1408) (EWUng); La parola risale a forme italiche dialettali nord-orientali. La parola è arrivata nell’ungherese probabilmente con il linguaggio dei teatranti che si esibivano nei mercati. (EWUng, ÚESz))
  2. agg. () vergognoso (EWUng, Nszt, 1763; 1763: EWUng)
  3. agg. brutto (EWUng, Nszt, ?1779, 1807; ?1779, 1807: EWUng; Spesso nel nesso csúf dolog 'brutta cosa'.)
  4. s. spett./teatro/cine. () colui che diverte, scherza, burla (EWUng, Nszt, attorno al 1456; attorno al 1456: EWUng; La parola, in questa accezione, é probabilmente entrata nell'ungh. nel Quattrocento come termine dei teatranti ambulanti (esibitisi nei mercati o presso le corti feudali). Questo significato con referenza ad una persona oggi è arcaico, il sost. csúf indica oggi 'il brutto' come concetto astratto.)
Scheda a cura di: Fábián Zsuzsanna
Versione: V.1
Ultimo aggiornamento: 21/10/2021
Scheda validata dal comitato di valutazione del gruppo linguistico Ungherese
La forma proviene dalla voce italiana ciuffo In lavorazione
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LINGUE IN CUI LA VOCE ITALIANA SI È DIFFUSA

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FORME DERIVATE DALLA VOCE ITALIANA NELLE ALTRE LINGUE

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TOTALE SIGNIFICATI ATTESTATI NELLE ALTRE LINGUE