DIRE/DICO (dialettale/regionale) In lavorazione

Altre lingue europee Significati totali: 4 Forme totali: 1
Ungherese Ungherese
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digó [digoː]; † diga. Vai alla scheda
  1. s. prov./etnia fam. maschio italiano (EWUng, ÚESz, Nszt, attorno al 1835; dato in EWUng; La parola si è diffusa nell’ungherese con riferimento agli sterratori italiani impiegati nei lavori di bonifica dopo la grande alluvione del 1879 a Szeged. Si tratta di un tipico caso di generalizzazione: si denomina una persona (o un tipo etnico) attraverso un suo frequente intercalare (dico, dica, var. sett. digo, diga). In una seconda fase, la presenza di soldati ungheresi sul fronte italiano nel periodo della "Grande Guerra", contribuisce a una maggiore diffusione del termine, che comincia ad assumere anche una denotazione scherzosa-confidenziale (anche con una nota negativa). Dopo più di un secolo (Anni Settanta del XX secolo), da digó si è ricavato il derivato verbale intr. digózik : ’detto di donna, cercare di creare un rapporto (anche intimo) con turisti maschi italiani’. (V. Németh 2010))
  2. s. lavoro/prof. () sterratore, badilante, terrazziere italiano (EWUng, 1835; 1835: EWUng; Derivato verbale: digóz (sign. aggiungere un certo tipo di terriccio per rendere migliore il terreno salmastroso). (EWUng))
  3. s. tecn./tecnolog. () desueto 'carro di uno sterratore', anche nel composto digókocsi (TESz, EWUng, Nszt, 1898; 1898: EWUng)
  4. s. lavoro/prof. () gelataio (ambulante) italiano, serbo (EWUng, 1920; 1920: EWUng)

Legenda

Tipi di prestito

forma: italianismo diretto

forma: italianismo indiretto

forma: prestito incerto

forma: formazione ibrida

forma: formazione imitativa su modello italiano

forma: italianismo di secondo grado

forma: da assegnare

Simboli

non più in uso

arcaico/desueto

neologismo

significato innovativo